1) La Via degli Inferi, alla scoperta di un’antica via cava etrusca – Sentiero n.1
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Passeggiata facile e per tutti. Un percorso a forte valenza archeologica ricco di tombe e tumuli che si susseguono sui due lati, all’ombra di un fitto bosco incantato.

Il percorso suggestivo e senza troppe difficoltà, a forte valenza archeologica per la ricchezza delle tombe e dei tumuli che si susseguono sui due lati. Si inizia dal parcheggio e si procede attraverso la Via Sepolcrale, che corre parallela alla moderna via alberata d’accesso al Sito archeologico Unesco.

Costeggiando il sito, alla tua destra troverai, su un pianoro di tufo, la “Necropoli del Laghetto” con la presenza di numerose fosse funerarie che si affacciano sulla Valle del Manganello.

Da qui parte la Via degli Inferi, un vero e proprio canyon, le cui pareti laterali sono tempestate di aperture mute ed oscure che sembra osservino incuriosite chi transita per quei luoghi.

La Via degli Inferi è un’antichissima via cava etrusca creata per mettere in comunicazione l’antico abitato di Caere con la sua immensa Necropoli. Essa unisce il regno dei vivi con quello dei morti.

 

2) Percorso degli Etruschi (o delle Cascatelle) – Sentiero n.2

Un trekking di piena immersione nel mondo degli Etruschi, in cui godere appieno delle bellezze naturalistiche dei Monti Ceriti che dominano la Città di Cerveteri.

Bellissimo e piacevole percorso ombreggiato tra cascate, guadi e vecchie ferriere. Si parte dalla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) alla scoperta dell’area etrusca, tra cui la famosissima Via degli Inferi, a forte valenza archeologica per la ricchezza delle tombe e dei tumuli che si susseguono sui due lati.

Si procede all’interno di una valle, ancora molto selvaggia, che giunge fin sotto l’abitato della moderna Cerveteri, denominata “Valle del Manganello”. Qui ci troviamo esattamente a quello che era il confine tra la città dei morti e la città dei vivi.

Lungo il percorso si prosegue alla scoperta di numerose cascate spettacolari, una più bella dell’altra: la Cascata dell’Arenile, del Braccio di Mare, questa caratterizzata da un ampio bacino, e la Cascata della Mola o di Castel Giuliano, la più alta.

 

3) Alla scoperta della natura dei Monti Ceriti – Sentiero n.3

Bella escursione che dalla Necropoli della Banditaccia conduce alla scoperta dei boschi che ricoprono i Monti Ceriti, del Casale dell’Oliveto, sino alle Cascate del Fosso Norcino.

Un percorso ricco di natura selvaggia e panorami mozzafiato. Camminerai alla scoperta di colline densamente boscose che degradano verso la pianura e il mare, in una splendida cornice che farà da sfondo.

Ti stupiranno i colori della natura, le numerose tonalità di verde e le sfumature della roccia tufacea. Scoprirai una vegetazione mediterranea di insolita bellezza, con boschi fitti di querce secolari, lecci, sughere e tante altre specie.

Lungo il tragitto riconoscerai le tracce di epoca etrusca e romana che costellano tutto il territorio dei Monti Ceriti, interessato nel corso dei millenni da numerosi insediamenti e necropoli.

Troverai i resti di antiche strade, di ville romane e delle “bucacce”: rovine di insediamenti etruschi con pozzi, cisterne e numerose tombe. Alle pendici del Monte Tosto, in località “la Nocetta” ci sono ancora i resti di necropoli etrusche con tombe risalenti al periodo tra il VII sec. a.C. e il II a.C.

In alcuni periodi dell’anno, in alcune zone relative ai percorsi n.3 e n.4, viene praticata anche la caccia al cinghiale (orientativamente da metà settembre a fine gennaio).

Nonostante vengano segnalate tali attività dai cacciatori, per evidenti motivi di sicurezza si raccomanda la massima attenzione nell’attraversare queste zone.

ATTENZIONE: lungo il sentiero n°4 (Sentiero Valle Vittoria) per circa 1,5 km si attraversa un’azienda faunistico-venatoria. Si prega di prestare la massima attenzione per l’eventuale presenza di attività venatorie.

Per informazioni si può far riferimento al Calendario Venatorio della Regione Lazio: https://iocaccio.it/calendari-venatori/

 

4) Tra natura e archeologia nella Valle Vittoria – Sentiero n.4

Piacevole passeggiata alla scoperta di una valle selvaggia in cui trovare uno dei più begli esempi di ponti preromani, immersi tra le cupole laviche dei Monti Ceriti.

Camminerai in un territorio ricco di acque e ricoperto di boschi fitti di querce secolari, lecci, cerri e sughere. Una zona popolata da uccelli e di animali selvatici, come il falco ed il nibbio, o l’istrice, senza contare ad esempio, i cinghiali, i tassi e le volpi.

Ti addentrerai in profonde tagliate nel tufo, segno di antichi itinerari legati alla nascita dei primi insediamenti pre- e protostorici. Non lontanto dal piazzale d’ingresso alla Necropoli della Banditaccia scoprirai i Grandi Tumuli orientalizzanti con tombe del VII e VI sec. a.C. Durante il percorso potrai ammirare il Ponte Vivo, una delle maggiori opere di cana1izzazione e di drenaggio conosciute nell’area cerite.

Giungerai nei pressi di Monte Vittoria “pagus pre-etrusco” con resti di muri a secco e in zona Monte Ercole troverai tracce di insediamenti sulla sommità, vie incassate sui pendii e tombe etrusche a camera, in parte distrutte.

ATTENZIONE: lungo il sentiero n°4 (Sentiero Valle Vittoria) per circa 1,5 km si attraversa un’azienda faunistico-venatoria. Si prega di prestare la massima attenzione per l’eventuale presenza di attività venatorie.

fonte Comune di Cerveteri
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